Ciò che spinse Park Geun-hye ad entrare in politica fu la crisi della valuta estera che colpì la Corea nel 1997. Fu la prima crisi monetaria in Corea, crisi che non lasciò al Paese altra alternativa se non quella di chiedere un prestito al Fondo Monetario Internazionale per sopperire alla mancanza di valuta straniera e per evitare l’insolvenza nazionale.

Park Geun-hye intraprese la carriera politica in uno stato di disperazione pensando che “la Corea era stata costruita grazie ai sacrifici di tutto un popolo e non poteva affondare.” Decise così di dedicare il resto della sua vita alla politica e allo sviluppo del suo Paese.

Nell’aprile del 1998, si presentò alle elezioni nel distretto di Dalseong-gun a Daegu come candidata del “Grande Partito Nazionale”. Queste elezioni non garantivano di certo un facile accesso in politica per Park Geun-hye, ma nonostante tutto, ella affrontò con coraggio questa sfida e bussò ad ogni porta del distretto al fine di parlare e convincere l’elettorato. Vinse le elezioni ottenendo il 61 per cento dei voti e da quel momento in poi vinse cinque elezioni di seguito candidandosi sempre nel distretto di Daegu.